IL RETTORE
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933,  n.  1592,  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il  decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 12
maggio 1989 con cui e' stato approvato il  piano  di  sviluppo  delle
universita' per il quadriennio 1986-90;
  Visto  l'art. 10 della legge 7 agosto 1990, n. 245, con il quale e'
stata istituita la Seconda Universita' di Napoli;
  Visto l'art. 4 del decreto del Ministero dell'universita'  e  della
ricerca scientifica e tecnologica del 25 marzo 1991;
  Visto  il  decreto  del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991
relativo all'approvazione del piano di sviluppo delle universita' per
il triennio 1991-93;
  Visto il decreto del Presidente della  Repubblica  27  aprile  1992
relativo all'allocazione delle strutture della Seconda Universita' di
Napoli;
  Viste  le proposte avanzate dalle autorita' accademiche interessate
di cui alle deliberazioni del consiglio della facolta' di scienze del
28 maggio 1992; del  senato  accademico  del  5  giugno  1992  e  del
consiglio di amministrazione del 26 giugno 1992;
  Visto  il  parere  espresso  dal  Consiglio universitario nazionale
nell'adunanza del 29 ottobre 1992;
  Viste le ulteriori deliberazioni delle autorita' accademiche  della
Seconda  Universita'  di  Napoli (consiglio della facolta' di scienze
matematiche, fisiche e naturali  adunanza  del  15  marzo  1993;  del
senato  accademico  22  marzo 1993 e del consiglio di amministrazione
del 24 marzo 1993);
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
                              Decreta:
  Sono istituiti presso la facolta' di scienze matematiche, fisiche e
naturali della Seconda Universita' di Napoli i  corsi  di  laurea  in
matematica e scienze biologiche, secondo il seguente ordinamento:
  Art.  1.  -  La facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali
conferisce:
    a) la laurea in matematica;
    b) la laurea in scienze biologiche.
                        LAUREA IN MATEMATICA
  Art. 2. - Il corso di studi per il conseguimento  della  laurea  in
matematica ha la durata di quattro anni. Esso si articola in un primo
biennio  propedeutico  -  a  carattere  formativo  di base - ed in un
secondo biennio di indirizzo.
  I  titoli  di  ammissione  sono  quelli  previsti   dalle   vigenti
disposizioni di legge.
  Il  corso  di  studi  si  distingue  in  tre  indirizzi:  generale,
didattico, applicativo. Per l'indirizzo applicativo sono previsti  un
orientamento numerico ed uno fisico matematico.
  Art.  3. - Il consiglio di facolta', all'atto della predisposizione
del manifesto annuale degli studi, su proposta del consiglio di corso
di laurea, puo' articolare ciascuno dei quattro anni in corso in  due
periodi   didattici   (semestri),  della  durata  di  almeno  tredici
settimane di effettiva attivita' didattica.
  Al termine di ogni semestre e prima dell'inizio del primo  semestre
dell'anno  successivo  e' prevista una sessione d'esami la cui durata
e' stabilita' dal consiglio di corso di laurea.
  L'attivita' didattica e' organizzata  sulla  base  di  insegnamenti
costituiti da corsi ufficiali monodisciplinari.
  Il  consiglio  di  facolta',  all'atto  della  predisposizione  del
manifesto annuale degli studi, su proposta del consiglio di corso  di
laurea,  per  motivate esigenze didattiche e culturali, puo' disporre
che alcuni o tutti gli insegnamenti del secondo biennio di  indirizzo
siano  suddivisi in due moduli ridotti di uguale estensione e durata.
Per ogni modulo ridotto e' previsto un esame distinto alla  fine  del
semestre in cui e' impartito il relativo insegnamento.
  Nell'ambito  della  programmazione  didattica, prevista dalle norme
vigenti, il consiglio di corso di laurea e il consiglio  di  facolta'
cureranno  che  ogni  modulo  ridotto  abbia  un  contenuto culturale
compiuto ed un programma ben definito.
  Lo svolgimento di due moduli ridotti dello stesso insegnamento puo'
essere affidato a due diversi docenti, nel rispetto  delle  norme  di
cui  all'art.  9  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica n.
382/1980.
  Nei piani di studio degli studenti possono essere  inclusi  singoli
moduli, se attivati.
  Nel  computo  degli  esami  sostenuti  per conseguire il diploma di
laurea due moduli ridotti equivalgono ad un insegnamento annuale.
  I programmi dei moduli ridotti saranno  oggetto  di  certificazione
nel  caso di trasferimento degli studenti ad altre sedi universitarie
o ad altri corsi di laurea.
  Nel corso del primo biennio, lo studente e' tenuto a dimostrare  la
conoscenza  della  lingua  inglese,  con  le  modalita' stabilite dal
consiglio di facolta' su proposta del consiglio di corso di laurea.
  Potranno essere iscritti al secondo anno gli studenti  che  abbiano
superato almeno due esami del primo anno.
  Potranno  essere  iscritti  al  terzo anno gli studenti che abbiano
superato almeno quattro esami del primo  biennio  e  la  prova  della
conoscenza della lingua inglese, di cui al settimo comma del presente
articolo.
  All'atto   dell'iscrizione   al   terzo  anno  ogni  studente  deve
presentare un piano di studi che  indica  il  biennio  di  indirizzo,
scelto   fra   quelli   attivati,   ed   i  corsi  opzionali  scelti.
L'approvazione e l'eventuale  revisione  dei  piani  di  studio  sono
regolate dalla normativa vigente.
  Per  essere  ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve
aver seguito gli insegnamenti ufficiali, scelti sulla base di  quanto
stabilito nei successivi articoli e superato i relativi esami, per un
numero  di  annualita'  pari  a quindici. Gli esami superati dovranno
essere quelli indicati nell'ultimo piano di studi approvato.
  L'esame  in  laurea  di  matematica consta della discussione di una
dissertazione scritta  e  della  esposizione  di  una  tesina  orale,
secondo modalita' stabilite dal consiglio di facolta'.
  Superato  l'esame  di  laurea,  lo  studente  consegue il titolo di
dottore in matematica, indipendentemente dall'indirizzo scelto.
  L'indirizzo   scelto   potra'   essere   indicato,   a    richiesta
dell'interessato,  nei certificati contenenti gli esami superati e le
votazioni riportate.
  Art. 4. - Il consiglio di facolta', all'atto della  predisposizione
del  manifesto  annuale  degli  studi,  definisce,  su  proposta  del
consiglio di corso di laurea, i corsi ufficiali che rappresentano  le
annualita'  minime  prescritte nel precedente articolo, scegliendo le
relative discipline all'interno dell'elenco riportato nel  successivo
art.  6, utilizzando eventualmente la possibilita' prevista dal terzo
comma del precedente art. 3.
  Di seguito si riportano le  annualita'  obbligatorie  per  ciascuno
degli indirizzi.
BIENNIO DI BASE, COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI.
  I Anno:
   1) analisi matematica I;
   2) geometria I;
   3) algebra;
   4) fisica generale I.
  II Anno:
   1) analisi matematica II;
   2) geometria II;
   3) meccanica razionale;
   4) fisica generale II.
  Per  ciascuno  degli  insegnamenti  sopra elencati vi e' un esame e
ciascuno di essi e' accompagnato da un corso di esercitazioni che  ne
e'  parte  integrante. Per gli insegnamenti del biennio di base sopra
elencati non e' consentita l'articolazione in moduli ridotti.
SECONDO BIENNIO PER L'INDIRIZZO GENERALE.
  Insegnamenti obbligatori:
   1) istituzioni di analisi superiore;
   2) istituzioni di geometria superiore;
   3) istituzioni di fisica matematica.
  Nel caso che i predetti tre insegnamenti siano divisi
in moduli ridotti, potra' essere seguito da parte, dello studente, un
solo modulo ridotto di ciascun insegnamento.
  Almeno un insegnamento annuale, o un numero equivalente  di  moduli
ridotti,  scelto  dallo  studente tra quelli attivati in ciascuno dei
seguenti gruppi:
   A) Algebra superiore:
   geometria superiore.
   B) Analisi superiore.
   C) Analisi numerica:
   calcolo delle probabilita';
   fisica matematica.
SECONDO BIENNIO PER L'INDIRIZZO DIDATTICO.
  Insegnamenti obbligatori:
   1) istituzioni di analisi superiore;
   2) istituzioni di geometria superiore;
   3) istituzioni di fisica matematica.
  Nel  caso  che  i  predetti tre insegnamenti siano divisi in moduli
ridotti, potra'  essere  seguito,  dallo  studente,  un  solo  modulo
ridotto di ciascun insegnamento.
  Lo  studente  dovra'  scegliere almeno due insegnamenti o un numero
equivalente di moduli  ridotti,  scelti  dallo  studente  tra  quelli
attivati  nel  seguente  gruppo  D,  ed  un insegnamento o due moduli
ridotti dal seguente gruppo E:
   D) Logica matematica:
   matematiche elementari da un punto di vista superiore;
   matematiche complementari;
   storia delle matematiche.
   E) Calcolo delle probabilita':
   analisi numerica;
   statistica matematica;
   teoria e applicazioni delle macchine calcolatrici.
SECONDO BIENNIO PER L'INDIRIZZO APPLICATIVO.
  Insegnamenti obbligatori:
   1) istituzioni di analisi superiore;
   2) istituzioni di geometria superiore;
   3) istituzioni di fisica matematica.
  Nel caso che i predetti tre insegnamenti  siano  divisi  in  moduli
ridotti,  potra'  essere  seguito,  dallo  studente,  un  solo modulo
ridotto di ciascun insegnamento.
  Lo studente dovra' scegliere almeno due insegnamenti  o  un  numero
equivalente di moduli ridotti tra quelli attivati nel seguente gruppo
F:
   F) Analisi numerica:
   calcolo delle probabilita';
   teoria e applicazioni delle macchine calcolatrici;
   ricerca operativa.
  Per  l'indirizzo  applicativo  ad  orientamento numerico, almeno un
insegnamento annuale, o un  numero  equivalente  di  moduli  ridotti,
scelto dallo studente tra quelli attivati nel seguente gruppo:
   G) Calcolo numerico e programmazione:
   matematica computazionale.
  Per  l'indirizzo  applicativo  ad  orientamento  fisico-matematico,
almeno un insegnamento annuale, o un  numero  equivalente  di  moduli
ridotti,  scelto  dallo  studente  tra  quelli  attivati nel seguente
gruppo:
   H) Fisica matematica:
   meccanica superiore.
  Le rimanenti annualita' necessarie al raggiungimento delle quindici
annualita' prescritte vengono scelte dallo studente nell'ambito degli
insegnamenti indicati dal manifesto degli studi quale piano di studio
ufficiale per il  corso  di  laurea,  ovvero  sostituiti,  fino  alla
concorrenza massima di due annualita', dai moduli didattici di cui al
terzo comma dell'art. 3.
  Ai  sensi  dell'art.  2  della  legge  11  dicembre  1969, n. 910 e
dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n.  924,  il  consiglio  di
facolta'  puo'  approvare  piani  di  studio  individuali  in  deroga
all'ordinamento previsto dallo  statuto,  purche'  nell'ambito  delle
discipline attivate.
  Art.  5.  -  All'atto  della  predisposizione del manifesto annuale
degli studi, il consiglio di facolta', su proposta del  consiglio  di
corso  di  laurea,  indica  quali  sono  gli  indirizzi  e i relativi
orientamenti  attivati.  Definisce,  inoltre,  il  piano  di   studio
ufficiale  di  ciascun  indirizzo  e,  ove  necessario,  dei relativi
orientamenti,  specificandone  gli  insegnamenti  nel  rispetto   dei
vincoli di cui ai precedenti articoli. Per tutte le annualita' delib-
erate  dovra' essere indicata la collocazione negli anni di corso ed,
eventualmente,  nei  semestri,  nonche'  gli  eventuali  vincoli   di
propedeuticita'.
  Art.   6.   -   Si  riporta  di  seguito  l'elenco  generale  degli
insegnamenti che possono essere impartiti nella facolta' per il corso
di laurea in matematica:
    1) algebra;
    2) algebra commutativa;
    3) algebra II;
    4) algebra superiore;
    5) analisi armonica;
    6) analisi funzionale;
    7) analisi matematica I;
    8) analisi matematica II;
    9) analisi matematica III;
   10) analisi matematica IV;
   11) analisi non lineare;
   12) analisi numerica;
   13) analisi numerica con elementi di programmazione;
   14) analisi numerica e programmazione;
   15) analisi superiore;
   16) astronomia;
   17) automi e linguaggi formali;
   18) biomatematica;
   19) calcoli numerici e grafici;
   20) calcolo delle differenze finite;
   21) calcolo delle probabilita';
   22) calcolo delle probabilita' e processi stocastici;
   23) calcolo delle probabilita' e statistica;
   24) calcolo delle variazioni;
   25) calcolo numerico;
   26) calcolo numerico e programmazione;
   27) calcolo operativo;
   28) calcolo tensoriale e meccanica del continuo;
   29) chimica generale ed inorganica;
   30) complementi di fisica generale;
   31) complessita' computazionale numerica;
   32) critica dei principi;
   33) didattica della matematica;
   34) elementi di calcolo delle probabilita';
   35) elettronica;
   36) equazioni differenziali;
   37) equazioni differenziali della fisica matematica;
   38) fisica delle particelle elementari;
   39) fisica generale I;
   40) fisica generale II;
   41) fisica matematica;
   42) fisica solare;
   43) fisica spaziale;
   44) fisica teorica;
   45) fisica superiore;
   46) geometria algebrica;
   47) geometria combinatoria;
   48) geometria differenziale;
   49) geometria I;
   50) geometria II;
   51) geometria III;
   52) geometria IV;
   53) geometria superiore;
   54) informatica;
   55) istituzioni di algebra superiore;
   56) istituzioni di analisi superiore;
   57) istituzioni di fisica matematica;
   58) istituzioni di geometria superiore;
   59) laboratorio di fisica;
   60) linguaggi di programmazione;
   61) logica matematica;
   62) matematica computazionale;
   63) matematiche complementari;
   64) matematiche complementari I;
   65) matematiche complementari II;
   66) matematiche elementari da un punto di vista superiore;
   67) matematiche superiori;
   68) meccanica analitica;
   69) meccanica del continuo;
   70) meccanica non lineare;
   71) meccanica quantistica;
   72) meccanica razionale;
   73) meccanica superiore;
   74) metodi dell'analisi numerica;
   75) metodi per il trattamento dell'informazione;
   76) onde elettromagnetiche;
   77) preparazione di esperienze didattiche;
   78) probabilita' e statistica;
   79) processi aleatori e teoria delle file di attesa;
   80) ricerca operativa;
   81) sistemi dinamici;
   82) sistemi operativi;
   83) statistica matematica;
   84) storia della fisica;
   85) storia delle matematiche;
   86) struttura della materia;
   87) strutture algebriche;
   88) teoria dei giochi e delle decisioni;
   89) teoria dei grafi;
   90) teoria dei gruppi;
   91) teoria dei numeri;
   92) teoria dei processi aleatori;
   93) teoria dell'informazione;
   94) teoria della propagazione ondosa;
   95) teoria delle equazioni differenziali;
   96) teoria delle forze nucleari;
   97) teoria delle funzioni;
   98) teoria delle funzioni di variabile reale;
   99) teoria e applicazioni delle macchine calcolatrici;
  100) teoria matematica dei controlli;
  101) teorie relativistiche;
  102) topologia.
                    LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE
  Art.  7. - Il corso di laurea in scienze biologiche ha la durata di
cinque anni ed e' suddiviso in un  triennio  propedeutico  ed  in  un
biennio di applicazione articolato in indirizzi.
  L'accesso  al  corso  di  laurea  e' regolato dalle disposizioni di
legge.
  Il numero di esami e' non meno di ventisei.
  Nel caso di verifiche di profitto  contestuali  -  accorpamento  di
piu'   insegnamenti   dello  stesso  anno  accademico  -  il  preside
costituisce le commissioni di  profitto  utilizzando  i  docenti  dei
relativi  corsi,  secondo  le  norme  dettate dall'art. 160 del testo
unico delle leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato  con  regio
decreto  31  agosto  1933,  n.  1592  e  dall'art. 42 del regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  I corsi  di  insegnamento  possono  essere  organizzati  in  moduli
semestrali secondo le norme vigenti.
  Il  totale  delle  ore  di  insegnamento e' di milleseicento per il
triennio e di cinquecento per il biennio.  I  corsi  di  insegnamento
annuali devono disporre di non meno di novanta ore, quelli semestrali
di quarantacinque ore.
  Nel  computo orario sono comprese lezioni, esercitazioni, esercizi,
sperimentazioni e dimostrazioni, a seconda della natura dei corsi.
  Triennio propedeutico:
    1) istituzioni di matematiche;
    2) metodi matematici e statistici (a);
    3) fisica;
    4) laboratorio di fisica (b);
    5) chimica generale ed inorganica;
    6) chimica organica;
    7) chimica fisica;
    8) laboratorio di chimica (c);
    9) citologia ed istologia (d);
   10) chimica biologica;
   11) fisiologia generale;
   12) genetica;
   13) zoologia;
   14) anatomia comparata (e);
   15) botanica;
   16) fisiologia vegetale;
   17) microbiologia generale;
   18) ecologia;
   19) biologia molecolare.
  Il consiglio di corso di laurea e la facolta',  per  le  rispettive
competenze,  nell'ambito  delle  milleseicento  ore  previste  per il
triennio propedeutico, organizzano didattica applicata secondo moduli
didattici programmati.
  Tutti gli studenti sono inoltre tenuti a frequentare per  due  anni
consecutivi  del  triennio  propedeutico  un  laboratorio di biologia
sperimentale di settantacinque ore per anno, nel quale dovra'  essere
elemento  preminente  la  partecipazione  attiva  degli studenti agli
esperimenti.
  Tali  corsi  di  laboratorio  sono  organizzati,  per  le  parti di
competenza, dai  docenti  di  discipline  "biologiche"  del  triennio
(quelle indicate con i numeri dal 9 al 19) nonche' da eventuali altri
docenti,  secondo modalita' fissate dal consiglio di corso di laurea.
Quest'ultimo designa a tale fine fra  i  docenti,  avvalendosi  anche
delle  vigenti  disposizioni  di  legge,  un coordinatore per ciascun
corso di laboratorio di biologia sperimentale. Al termine di  ciascun
corso  annuale lo studente deve superare un colloquio con giudizio di
merito sull'attivita' svolta, a cura di  una  commissione  costituita
dal coordinatore e da almeno altri due docenti.
  Lo  studente  inoltre deve superare un colloquio di lingua inglese.
Il  colloquio  comprende  la  traduzione  di  un  brano  di  un'opera
scientifica di argomento biologico.
  Gli  esami  di istituzioni di matematiche, fisica, chimica generale
ed inorganica  sono  propedeutici  agli  esami  del  secondo  anno  e
successivi.
  L'iscrizione  al  biennio per l'indirizzo prescelto e' condizionata
al superamento dei tre esami suddetti ed inoltre di chimica organica,
laboratorio di fisica, laboratorio di chimica, di almeno sette  esami
di  discipline  biologiche,  dei  due  colloqui  del  laboratorio  di
biologia sperimentale e del colloquio di lingua inglese.
  Art. 8 (Biennio di applicazione.) - Gli  indirizzi  e  le  relative
discipline caratterizzanti sono:
   a) Indirizzo biologico ecologico:
   botanica II;
   ecologia applicata;
   igiene;
   zoologia II.
 -----------
    (a)  Compresi  modelli  matematici  ed  elementi  di probabilita'
applicati alla biologia.
    (b) Compreso il trattamento dei dati sperimentali.
    (c)  Comprende  parti  inorganiche,  organiche,  strumentali   ed
analitiche.
    (d)   Comprende   argomenti  riguardanti  le  cellule  animali  e
vegetali.
    (e) Comprende l'anatomia e l'embriologia dei vertebrati.
   b) Indirizzo biomolecolare:
   biologia molecolare II;
   chimica biologica II;
   genetica II;
   metodologia biochimica.
  Ogni indirizzo comprende non meno di sette corsi per un  totale  di
cinquecento ore.
  Elenco  dei  corsi non obbligatori (eventualmente accorpabili con i
corsi irrinunciabili):
    1) algologia;
    2) analisi biochimico-cliniche;
    3) anatomia vegetale;
    4) antropometria;
    5) batteriologia;
    6) biochimica cellulare;
    7) biochimica comparata;
    8) biochimica fisica;
    9) biochimica industriale;
   10) biochimica macromolecolare;
   11) biochimica vegetale;
   12) biofisica;
   13) biologia cellulare;
   14) biologia della pesca ed acquacoltura;
   15) biologia delle popolazioni umane;
   16) biologia dello sviluppo;
   17) biologia marina;
   18) biologia umana;
   19) biometria;
   20) biologia vegetale e applicata;
   21) botanica sistematica;
   22) calcolo numerico e programmazione;
   23) chimica analitica;
   24) chimica analitica clinica;
   25) chimica analitica strumentale;
   26) chimica degli alimenti;
   27) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   28) chimica delle sostanze organiche naturali;
   29) chimica fisica biologica;
   30) citochimica ed istochimica;
   31) citogenetica;
   32) citologia animale;
   33) citologia sperimentale;
   34) citologia vegetale;
   35) citopatologia;
   36) complementi di chimica organica;
   37) complementi di fisiologia generale;
   38) conservazione della natura e delle sue risorse;
   39) didattica naturalistica e biologica;
   40) ecofisiologia vegetale;
   41) ecologia animale;
   42) ecologia microbica;
   43) ecologia preistorica;
   44) ecologia umana;
   45) ecologia vegetale;
   46) elettrofisiologia;
   47) embriologia comparata;
   48) embriologia e morfologia sperimentale;
   49) endocrinologia comparata;
   50) entomologia;
   51) enzimologia;
   52) etologia;
   53) etologia applicata;
   54) evoluzione biologica;
   55) farmacologia cellulare;
   56) farmacologia molecolare;
   57) fisiologia cellulare;
   58) fisiologia comparata;
   59) fisiologia delle piante coltivate;
   60) fisiopatologia endocrina;
   61) fitogeografia;
   62) fotobiologia;
   63) biocristallografia;
   64) genetica dei microrganismi;
   65) genetica delle popolazioni;
   66) genetica molecolare;
   67) genetica quantitativa;
   68) genetica umana;
   69) genetica vegetale;
   70) geobotanica;
   71) idrobiologia e pescicolture;
   72) igiene degli alimenti;
   73) igiene ambientale;
   74) immunologia;
   75) ingegneria genetica;
   76) laboratorio di biologia molecolare;
   77) laboratorio di ecologia;
   78) laboratorio di metodologie botaniche;
   79) laboratorio di metodologie farmacologiche;
   80) laboratorio di metodologie fisiologiche;
   81) laboratorio di metodologie genetiche;
   82) laboratorio di metodologie zoologiche;
   83) laboratorio di microbiologia e serologia;
   84) laboratorio di patologia generale;
   85) laboratorio di tecniche ultrastrutturali;
   86) metodi fisici della biologia;
   87) metodi per il trattamento della informazione;
   88) merceologia;
   89) micologia;
   90) microbiologia ambientale;
   91) microbiologia industriale;
   92) mutagenesi ambientale;
   93) neurobiologia;
   94) neurobiologia comparata;
   95) oceanografia;
   96) paleobotanica;
   97) paleontologia;
   98) paleontologia umana e paleoetnologia;
   99) palinologia;
  100) parassitologia;
  101) patologia cellulare;
  102) patologia molecolare;
  103) patologia vegetale;
  104) planctologia;
  105) primatologia;
  106) protozoologia;
  107) psicobiologia;
  108) radiobiologia;
  109) scienza della alimentazione;
  110) storia della biologia;
  111) tossicologia;
  112) ultrastrutture vegetali;
  113) virologia;
  114) virologia vegetale;
  115) zooculture;
  116) zoogeografia;
  117) zoologia applicata;
  128) zoologia sistematica;
  119) zoologia dei vertebrati.
  Art.  9.  -  La  tesi  di  laurea  consiste in un elaborato su dati
sperimentali e deve comunque portare un contributo originale.  A  tal
fine  e'  obbligatoria la frequenza per non meno di un anno presso un
laboratorio scientifico sotto la responsabilita' di un relatore.
  Per essere ammesso all'esame  di  laurea,  lo  studente  deve  aver
seguito  non meno di ventisei corsi per un totale di duemilacento ore
e superato i relativi esami, secondo quanto  previsto  dallo  statuto
dell'ateneo,  ed  aver inoltre superato i due colloqui di laboratorio
di biologia sperimentale ed il colloquio di lingua inglese.
  Il diploma di laurea riporta  il  titolo  di  laureato  in  scienze
biologiche,  mentre  il relativo certificato, rilasciato al laureato,
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
   Napoli, 16 aprile 1993
                                           Il pro-rettore: D'IPPOLITO